Relazioni "virtuose" tra reclamo collettivo e ricorso alla Corte costituzionale in materia di tutele crescenti.
Lorenzo Fassina (Responsabile Ufficio giuridico e vertenze Cgil nazionale)
Il contratto a tutele crescenti sotto la lente del Comitato Europeo dei Diritti Sociali e della Corte Costituzionale italiana: un possibile dialogo “complice” la Cgil?
Per comprendere meglio la vicenda oggetto di questo veloce contributo, occorre partire dall'ultimo atto di quello che è stato definito come il “mutamento di codice genetico” del diritto del lavoro in Italia consumatosi – come è noto - con la legge n. 183/2014, che ha delegato il governo di centro-sinistra alla formulazione di diversi decreti che hanno disciplinato organicamente l'ordinamento lavoristico (il cosiddetto jobs act). Tra gli otto decreti del Jobs act formulati dal Governo Renzi e approvati dal Parlamento nel 2015 senza tenere in alcun conto il parere contrario della Cgil, né – in alcuni casi – quello delle Commissioni parlamentari, quello che può essere considerato la chiave di volta del sistema è sicuramente il decreto legislativo n.23/2015...
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