IL SALARIO MINIMO FISSATO PER LEGGE
di Enzo Martino
Articolo pubblicato su ‘Questione Giustizia’, prestigiosa rivista di Magistratura Democratica.
Da alcuni mesi la discussione sul salario minimo fissato per legge ha varcato la ristretta cerchia degli addetti ai lavori e si è imposta all'attenzione dei “mass media” e quindi dell'opinione pubblica.
Finalmente, si potrebbe dire, perché l'esigenza di un intervento della politica per contrastare una situazione sociale che rischia di divenire esplosiva è ormai assolutamente ineludibile.
L'approssimazione e la superficialità con cui talora è stata trattata la questione, spesso osservata con le lenti deformate dell'appartenenza ad uno od all'altro schieramento politico, impone una riflessione serena e possibilmente scevra da pregiudizi o preconcetti ideologici.
Il fatto che il partito di maggioranza dell'attuale governo, dopo aver ottenuto l'approvazione delle discusse misure sul reddito di cittadinanza per tentare di contrastare la povertà, assuma ora il salario minimo come propria bandiera, non deve dunque condizionare la valutazione sulle diverse proposte in campo...
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