Roma 17 Giugno 2017 - Manifestazione Piazza San Giovanni intervento di Alberto Piccinini.
Come tutti sapete sono state raccolte milioni di firme perché si tenessero tre referendum sui licenziamenti, appalti e voucher.
In questo modo ci hanno sottratto la possibilità di cancellare con un colpo di spugna una delle “perle” del Governo Renzi, il contratto a tutele crescenti - ipocrita sin dal suo nome, evocativo di tutele che al contrario vengono sottratte - che ci viene venduto come il contratto che ha portato alla stabilità il lavoro precario, quando invece è quello che ha precarizzato il contratto a tempo indeterminato.
Cucù, il referendum non esiste più.
Luciano Belli Paci
Trattandosi di uno strumento di opposizione democratica che le minoranze possono utilizzare quando ritengono che su una determinata legge ad una maggioranza parlamentare non corrisponda la volontà del paese, è ovvio che la decisione se celebrarlo o no non possa essere rimessa alla stessa maggioranza, che altrimenti farebbe come Bertoldo nella scelta dell’albero a cui doveva essere impiccato.
Per questo la legge n. 352 del 1970 che regola il referendum ha affidato un ruolo determinante alla magistratura: prima la Corte di Cassazione verifica la regolarità delle firme depositate dai proponenti, poi la Corte Costituzionale decide se il quesito referendario è ammissibile. Superati questi due passaggi, il governo è obbligato ad indire il referendum in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.
Riportare la Costituzione sui luoghi di lavoro.
Partecipazione di Comma2 - rappresentata nell'occasione da Piero Panici - all'Assemblea del 18 al Teatro Brancaccio in Roma indetta da "Alleanza per la democrazia e l'eguaglianza" (Anna Falcone e Tomaso Montanari). Piero purtroppo non è riuscito ad intervenire per ragioni di tempo, ma ha elaborato ulteriormente la scaletta scrivendo questa relazione. Di ciò lo ringraziamo tutti.
È un vero manifesto programmatico, ricco di contenuti.
Intervento per l’assemblea del 18.06.2017
«Un’alleanza per la democrazia e l’eguaglianza», di Pier Luigi Panici
Proposte
- Artt. 1, 3, 4 e 41, 2º comma Cost.: tutela reale per ogni licenziamento illegittimo.
- Artt. 2, 3, 4 e 41, 2º comma Cost.: dignità, libertà e stabilità per chi lavora
- -tutela della professionalità e divieto di dequalificazione;
- -diritto alla riservatezza e divieto di controlli a distanza della attività lavorativa a fini disciplinari;
- -contrasto della precarietà con ipotesi tassative per le assunzioni a termine e somministrazione di manodopera.
- Art. 24 Cost.: tutela giurisdizionale dei diritti.
- -gratuità nelle controversie di lavoro;
- -eliminazione delle decadenze generalizzate per l’esercizio dei diritti dei prestatori di lavoro.
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