Rider - Sentenza Giudice del lavoro di Palermo 24 novembre 2020
di Enzo Martino
Articolo pubblicato in contemporanea con Volere la Luna.
Ha destato molto clamore la sentenza con la quale il Giudice del lavoro di Palermo il 24 novembre 2020 ha dichiarato la natura subordinata del rapporto di lavoro di un rider che operava sotto la direzione dell'algoritmo gestito dalla società Foodinho (meglio nota con il marchio “Glovo”).
E' infatti la prima decisione del genere in Italia ed è giunta inaspettata perché la strada che giurisprudenza e legislatore avevano sinora tracciato per dare finalmente delle tutele anche ai lavoratori della GIG economy era assai diversa.
Dopo alcune sentenze del tutto negative di alcuni Tribunali, la Corte d’Appello di Torino aveva operato un primo passo con la sentenza del 4 febbraio 2019 nella quale aveva ritenuto applicabile ai ciclo-fattorini di Foodora l’art. 2 del decreto legislativo n. 81/2015, che estende la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro personali, continuative e le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente.
Questa decisione era stata poi confermata dalla Cassazione con la decisione n. 1663 del 24 gennaio 2020, anche se con una motivazione in parte differente (si veda: I rider hanno diritto a tutte le tutele del lavoro subordinato: parola di Cassazione, in Volerelaluna.it).