COMMA2 ALLA CORTE COSTITUZIONALE
Il 7 marzo 2018 è stata discussa, alla Corte Costituzionale, la questione di costituzionalità dell'art. 92 c.p.c. che, nella sua attuale ultima formulazione, impedisce al magistrato di compensare le spese legali tra le parti tenendo conto, ad esempio delle condizioni soggettive di una delle parti (e quindi che nel processo del lavoro c'è una parte più debole e meno abbiente, paradossalmente trattata in modo più svantaggioso dell'altra) o anche solo richiamando ipotesi di soccombenza incolpevole.
Che a discuterla fossero due dei tre soci fondatori di Comma2 (Enzo Martino e Alberto Piccinini) e un altro attivo socio dell'Associazione (Amos Andreoni) non è un caso, perché siamo riusciti ad arrivare alla Consulta grazie al lavoro collettivo di tanti avvocati attuali componenti di Comma2 che, dopo aver elaborato i punti sui quali eccepire le questioni di costituzionalità, li hanno esposti nei loro ricorsi, ottenendo da due Tribunali (Torino e Reggio Emilia) ordinanze di rimessione alla Corte.
A prescindere, quindi, dall'esito di questo giudizio, la funzione che possiamo continuare a svolgere, tutti insieme, è essenziale, non solo su questo tema: pensiamo, ad esempio, all'utilità di coordinarci per sottoporre, in ogni causa di licenziamento post Jobs Act, analoghe questioni di legittimità costituzionale del Dlgs. 23/2015, già accolte dall'ordinanza del Tribunale di Roma e a supporto della stessa.
● Link al sito della Corte Costituzionale: <<Filmato registrazione udienza>>